Comportamenti stupidi o maleducazione?
Tramutazione dell’acqua in sangue, Invasione di rane, Invasione di zanzare, Invasione di tafani, Moria del bestiame, Ulcere su animali e umani, Grandine, Invasione di cavallette, Tenebre, Morte dei primogeniti maschi. Questa è la lista biblica delle 10 piaghe d’Egitto, compendio di tutti i peggiori terrori che la nostra specie poteva immaginare o aver vissuto tre o quattromila anni fa. Alcuni sono ancora attuali, altri decisamente improbabili. Colpisce immediatamente la persistenza delle zanzare evidentemente almeno pari agli umani nell’adattabilità evolutiva.
Se dovessi riscrivere la lista oggi, per la nostra civiltà urbana, partirei con le seguenti tre, che sono esistenti e quanto mai reali: Invasione di cicche di sigarette, Invasione di chewing gum masticate, Invasione di deiezioni canine
La differenza fra le antiche piaghe e quelle moderne consiste nella provenienza naturale, o da divinità adirata, delle prime mentre le seconde sono frutto del solo comportamento umano.
Ogni anno nell’ambiente terrestre vengono riversate 4,5 milioni di miliardi di cicche non biodegradabili (se uno ne buttasse una ogni secondo gli ci vorrebbero 143 milioni di anni per farcela). In queste cicche, grazie ai filtri, sono concentrate sostanze radioattive come il polonio210 (colgo l’occasione per rammentare ai fumatori che 20 sigarette al giorno aumentano il rischio di cancro quanto 300 radiografie all’anno, dato che le multinazionali tengono ben nascosto) o tossiche per la fauna come la nicotina. Il 40% in volume dell’inquinamento marino è costituito dall’acetato di cellulosa dei filtri, 12.240 tonnellate l’anno. Prima di gettare negligentemente la cicca in terra, con un gesto molto mutuato dal cinema e che fa sentire così “virili” e decisi, non converrebbe al sapiens riflettere un attimo?
In Italia si consumano ogni anno 23.000 tonnellate di gomma da masticare che hanno una vita biologica di 5 anni, sono circa 800 TIR (una colonna di 24 km) in parte gettate nell’ambiente, molte appiccicate sotto le sedie e le maniglie delle poltrone da giovani e vecchi burloni. In Germania, dove i Comuni provvedono a raschiarle dal lastrico dei marciapiedi, per lo smaltimento vengono spesi circa 900 milioni di euro l’anno, sappiamo tutti per esperienza la lotta per staccarle dalle suole. Impossibile imparare a smaltirle civilmente?
Sulle deiezioni canine, che possono trasmettere vermi e malattie infettive, si sono giocate campagne elettorali comunali, esistono regolamenti che ne impongono la raccolta ai proprietari dei cani, ma molto di rado se ne vedono gli effetti e, sempre per cagnetti da compagnia di piccola taglia. Il dilagare dei cani da difesa sta ingigantendo il problema, a Milano stimano 20 tonnellate al giorno, a Bologna dovremmo essere sulle 6 e sono ovunque, marciapiedi e portici compresi. Senza voler giungere ai metodi tedeschi, esame dna obbligatorio per risalire alla fonte, una maggior vigilanza non guasterebbe, basterebbe una campagna di controllo del possesso di guanto, busta e paletta da parte di chi accompagna il cane a passeggiare, 25 euro a passeggiata possono convincere anche i più riottosi, se non ci sono abbastanza vigili perché non attingere al bacino di decine di migliaia di pensionati creando un corpo di vigili ecologici volontari?
Stupida incoscienza o maleducazione? Fate voi, però cominciamo ad occuparcene.