Il People Mover e i problemi del Marconi
Al di la della indagine della Procura sulla commissione di reati, dibattimentalmente dimostrabili, sulla quale dovrebbe essere norma sospendere giudizi, resta difficilmente comprensibile la pervicacia degli enti locali bolognesi, con la regia neppure tanto occulta della Regione, con la quale difendono il progetto di navetta dalla Stazione al Marconi. Progetto che si configura come puro e semplice marketing urbano non avendo alcun altro senso collegare due poli già ampiamente collegati da linee ferroviarie passanti se non quello di mettere un fiore all’occhiello (su un frack pieno di toppe). Il people-mover, oltre a non fare parte in nessun modo del Trasporto pubblico urbano o metropolitano, è, in tutta evidenza molto pericoloso economicamente, se è vero, come è vero, che la Coop Costruzioni e la Marconi Express cercano, inutilmente, capitali privati disposti a correre il rischio da oltre 4 anni, mentre per quanto riguarda il terminale al Marconi sussistono problemi non risolti destinati a diventare non risolvibili a breve termine. Il bello è che la Regione, che ci mette 27 milioni di euro a fondo perduto, ne è completamente consapevole. Estraiamo dal parere ufficiale del Dir. Gen. Ambiente, Suolo e Costa della Reg. Emilia-Romagna sullo Studio di Impatto Ambientale del Masterplan 09-23 del Marconi di Bologna, presentato da Sab, che contiene la richiesta di superamento dell’attuale tetto di 5,5 milioni di passeggeri. Il parere, del 19 settembre 2012, è stato fatto proprio dalla Giunta. (parere RER su VIA Marconi) Contiene, fra l’altro, le seguenti prescrizioni. Pag.85: “dovrà essere sviluppata la progettazione della passerella di collegamento della fermata del People Mover all’attuale terminal passeggeri”, Pag.86: “dovrà essere garantito il collegamento fra il People Mover e il nuovo terminal passeggeri, evidenziandone le modalità realizzative, vista la presenza intermedia dell’attuale aerostazione e del corridoio di passaggio per gli elicotteri militari”. Impariamo cioè che Sab, dopo 4 anni, non ha ancora progettato neppure la passerella a suo carico (300.000 euro presunti) mentre a breve termine l’attuale terminale dovrà necessariamente essere sostituito da uno nuovo baricentrico agli imbarchi. C’è di più, vengono finalmente messi nero su bianco i limiti fisici,anche airside, del Marconi: Pag.25: “ criticità dell’attuale configurazione dei piazzali aeromobili”, “indisponibilità di aree airside per l’ampliamento dei piazzali stessi”, “vincoli all’espansione inerenti a future acquisizioni di aree”, “attuale terminal già sottodimensionato agli attuali volumi di traffico”, “rigidezza dell’attuale configurazione e posizione che non consente futuri rilevanti sviluppi”. Insomma il Marconi non potrà superare gli 8/9 milioni di passeggeri a causa della sua posizione topografica sia per problemi naturali, Reno, sia artificiali, Tangenziale, sia giuridici, area militare invalicabile. Cose già dette altre volte ma che ora sono scritte dalla Regione stessa. Andiamo avanti col People Mover? Non è meglio usare quei 27 milioni per completare la Stazione Aeroporto, ora al grezzo in via Bencivenni, valorizzando il Servizio Ferroviario Metropolitano, e per interrare la Bologna-Budrio a due canne e non a canna unica e completare la fermata Sant’Orsola, e col resto comprare qualche treno?