All’Ass. all’Urbanistica Ambiente Qualità Urbana e Città Storica del Comune di Bologna
e p.c. Segreteria Generale
Piazza Maggiore 6 – Bologna P.G. 115201/12
11 maggio 2012
Oggetto: sua risposta alla petizione dei cittadini del Navile, zone Lame, Arcoveggio e Croce Coperta inviata al Sindaco relativa alla compatibilità aeroporto città. C.F. 29981/2011
Gentile Sig.ra Patrizia Gabellini,
abbiamo letto con molta attenzione la sua risposta alla ns. petizione in oggetto indirizzata al Sindaco, risposta che riporta alcune interessanti ammissioni quali quella della notorietà del tema presso l’amministrazione comunale, quella dell’esistenza di un Gruppo tecnico che dal 2005 monitora e gestisce i problemi legati al rumore aeroportuale, quella dell’efficienza del sistema di monitoraggio fisso e di altre misurazioni campionate da Arpa, e quella del fatto che neppure la centralina più sorvolata abbia mai superato i livelli di legge. Ci ha particolarmente fatto piacere la sua consapevolezza che l’indice LVA è una pura valutazione statistica mentre il disagio dei cittadini è particolarmente dovuto a singoli sorvoli particolarmente rumorosi ed effettuati in orari particolari (e reiterati nel breve termine, ci permettiamo di aggiungere). Resta il fatto che, anche se il Marconi, da 6 mesi, sta registrando una diminuzione complessiva di attività nei confronti degli stessi mesi dell’anno precedente, i disagi descritti nella petizione si stanno ripresentando con intensità paragonabile. Nel primo trimestre 2012 sono già decollati verso la città 4200 aerei cui bisogna aggiungere 289 atterraggi, meno rumorosi ma più emotivamente impattanti specie se si è all’aperto. Per questo anche se apprendiamo con favore la notizia ufficiale dall’allestimento del sistema ILS anche verso ovest non possiamo ritenerlo misura sufficiente per garantire una decente qualità della vita per i cittadini delle nostre zone, e, riteniamo, anche in altre limitrofe se avessimo allargato il raggio della nostra azione di ricerca di adesioni alla petizione.
Siamo perfettamente consapevoli che, attualmente non esistono vie legali percorribili per affrontare i nostri problemi, infatti nella petizione ci siamo limitati a fare delle proposte nel tentativo di sollecitare il Sindaco ad operare qualche forma di moral suasion nei confronti delle autorità aeroportuali e di sollecitare governo e parlamento a dare esecuzione a quelle parti del DMA del 1997 che non hanno ancora un regolamento di attuazione. Comunque altri paesi dell’U.E. hanno volontariamente superato i limiti del LVA, che sono i minimi e nulla osta possano essere migliorati, come in Belgio con l’istituzione di una seconda fascia oraria di rispetto o nel Regno Unito col monitoraggio del volo singolo e relativa sanzione automatica a pilota e vettore. Anche negli anni della discussione della cosiddetta Legge Antirumore da vari comitati urbani e da vari enti locali venne una spinta al parlamento che portò, finalmente, con ritardo, ad applicare la direttiva europea. Il nostro aeroporto è stato il primo in Italia a dotarsi di una centralina di monitoraggio, a Pescarola fin dal 1992, poi di una rete completa. In ambedue i casi l’azione di Imbeni e Vitali fu decisiva. Il nostro obiettivo è fare in modo che nessun aereo sorvoli la città se non è veramente necessario, specie nelle ore dedicate al riposo, e, in ogni caso, attenendosi strettamente alle migliori procedure internazionali sperimentate. Vogliamo essere certi che questo è anche l’obiettivo suo e del Sindaco Merola, e che non lesinerete sforzi per perseguirlo.
Le porgo i più cordiali saluti miei e del Comitato
Per il Comitato per la Compatibilità Aeroporto Città.
Paolo Serra