LA PETIZIONE 29 settembre / 30 novembre 2011

Via Cà Bianca 3/3°

 Petizione al Signor Sindaco di Bologna,

       l’aeroporto G. Marconi è una delle porte di Bologna da e verso il mondo. Nel2010 hasuperato i 5,5 milioni di passeggeri e 64.000 movimenti di aeromobili commerciali (175 al giorno di media). L’aeroporto è una delle ricchezze della città e, come tale, va salvaguardato, ma si trova a circa 3,5 km in linea d’aria da Piazza Maggiore ed ha una sola pista orientata da nord-ovest a sud-est che punta verso zone densamente urbanizzate di Bologna (Pescarola-Bertalia, Beverara-Marco Polo, Barbieri-Arcoveggio le più immediate), zone dove vivono oltre 40.000 cittadini e dove esistono anche molte scuole e strutture sanitarie. Per questo costituisce anche un grave problema ambientale. Per ragioni tecniche finora insuperate la pista possiede un sistema di volo strumentale (ILS) solo verso il Bargellino, per ciò quasi tutti gli atterraggi avvengono da nord-ovest il ché ostacola i decolli costringendone la maggior parte verso la città malgrado un Notam ministeriale dal 1998 li abbia formalmente inibiti. Negli anni ’90, pur con la metà dei voli attuali, il rumore rilevato dalla centralina di Pescarola (l’unica allora esistente) registrava medie settimanali attorno ai 68 decibel. Fatto che fece sollevare i cittadini, disturbati da fragore e  vibrazioni, e preoccupati per la salute e per il rischio di incidenti ed inquinamento atmosferico. Fu costituito, così, un combattivo Comitato perla Compatibilità AeroportoCittà. Alcune misure prese in seguito alle proteste, fra le quali nuove procedure di decollo, l’allungamento della pista e, soprattutto, l’eliminazione dai cieli europei degli aerei più rumorosi (i famigerati cap. 2 Icao) hanno consentito un periodo di sostanziale miglioramento, tant’è vero che fino al 2009 ci si stabilizzò attorno a 60 decibel. Nell’estate del 2010, però, le nostre orecchie ed il nostro sistema nervoso hanno percepito una svolta negativa, regolarmente segnalata dalla centralina che è schizzata attorno ai 63 decibel (ogni 3 decibel si registra il raddoppio del rumore percepito), dati confermati nella primavera del 2011. Oggi sulle nostre teste non passano meno di 70 aerei al giorno, con concentrazioni anche di parecchi passaggi in pochi minuti nelle ore di punta che impediscono normali attività come la conversazione o l’ascolto radiotelevisivo e telefonico, oltre ad impedire qualsiasi forma di riposo dalle 6 di mattina alle 11 di sera (ed a volte anche durante la notte). In giugno la centralina è stata stabilmente attorno ai 65 decibel, tetto massimo previsto dalla legge per una settimana ogni quadrimestre. La Sab ha presentato nel giugno scorso un nuovo Master Plan che prevede il raddoppio dei passeggeri ed un aumento dei movimenti di oltre il 50%. Non riusciamo a comprendere come tutto ciò possa essere ipotizzato. Al contrario occorre agire immediatamente per ricondurre la nostra esistenza ad un minimo di vivibilità. All’uopo durante un’affollata assemblea autoconvocata tenuta il 26 luglio 2011 abbiamo concordato su alcune proposte che le presentiamo:

  • Creazione di fasce orarie  durante le quali sia impedito il decollo verso la città se non per ragioni atmosferiche (dalle 14 alle 16 e dalle 19 alle 08)
  • Suddivisione degli aeromobili cap. 3 Icao in due sottofasce e proibizione di qualsiasi decollo verso Bologna della fascia più rumorosa (tipo MD80, Airbus300, etc) o di quelli che risentono della lunghezza della pista (Boeing747 etc)
  • Manovra tariffaria che incentivi i decolli da pista 30 nei confronti di quelli da pista 12
  • Sanzioni pecuniarie per piloti e vettori che non rispettano le procedure antirumore
  • Riposizionamento centralina Arcoveggio, sospesa dal 2008 e posizionamento di una nuova al Quartiere San Donato (fra via del Lavoro e via della Repubblica)

E’ appena il caso di dire che qualsiasi richiesta di aumento dell’attività del Marconi debba essere corredata di uno studio sull’effetto ambientale sui Quartieri Navile e San Donato effettuato da un Ente terzo come fu fatto negli anni 90 (Battelle e Bechtel) per il Master Plan precedente.

 Per il Comitato,

 Serra Paolo – Via Bertalia 11 – mad9921@iperbole.bologna.it

Seguono firme sul retro.

Condividi:

10 ragioni per ripensare il People Mover (Marconi Express) paolo serra/fioretta gualdi l’Unità 10 settembre 2011

Il vero people mover

Altroché Marconi Express

SFM e SFR vs PM

10 ragioni per ripensare il People Mover  (Marconi Express)

  1. Non è vero che il PM è costruito in project-financing: il 27% è a carico della Regione ed il 70% sarà progressivamente a carico di ATC entro il 2020, caricando le casse pubbliche  del rischio di impresa (ATC è del Comune e Provincia di Bologna).
  2. I tagli del Governo agli Enti Locali e al Trasporto Pubblico Locale rendono già le risorse disponibili sempre più esigue, con rischio reale di tagli anche ai servizi attuali. Con la costruzione del PM a carico di ATC, per garantire la continuità del servizio,  potrebbe essere messo a rischio il Trasporto Pubblico
  3. A circa un km dall’aerostazione esistono due linee ferroviarie passeggeri (Bo-Mi e Bo-Vr), e una linea merci sotto la pista lato ovest, direttamente collegate con Bologna Centrale.
  4. Già oggi, da Bologna Centrale, partono verso il Marconi (e viceversa) 4 treni passeggeri locali ogni ora, tempo medio d’attesa 7,30 minuti, percorrenza 6 minuti.
    Dal 2012, terminati i lavori della stazione sotterranea A/V i treni diventeranno 6 e l’attesa media di 5 minuti.
  5. Esiste una stazione ferroviaria denominata “SFM Aeroporto”, in via Bencivenni a cavallo delle due linee ferroviarie, la cui costruzione è stata interrotta al grezzo nel 2007 e di cui si prevede il completamento solo per il lato sud (Bo-Mi) con una nuova denominazione “Borgo Panigale-Scala”. La stazione è già predisposta per sottopassi ed ascensori, su via Bencivenni è stata costruita una rotatoria la cui entrata sud è ostruita da blocchi di cemento. La distanza di 1200 metri fra la stazione “Aeroporto” ed il Marconi può essere percorsa con parecchie modalità diverse.
  6. Il Piano Industriale ed il Master Plan dell’Aeroporto prevedono per il 2018 lo spostamento del terminal proprio all’estremità nord di via Bencivenni, a circa 800 metri dalla fermata dei treni. Anche il percorso interno all’aerostazione fra il  PM ed il nuovo terminal è di circa 800 metri, che si prevede di percorrere con marciapiedi e scale mobili.
  7. Da 16 stazioni del SFM (fra le quali quelle urbane di San Ruffillo, Mazzini, San Vitale-Rimesse, e quella prevista Prati di Caprara-Osp.Maggiore) si accede direttamente ad Aeroporto senza cambiare alla Centrale, lo stesso vale per tutti i Capoluoghi della regione esclusa Ferrara. Lo stesso potrebbe accadere per gli interregionali da  Verona, Milano, Pesaro, Ancona, Firenze.
  8. Nessuno dei 16 binari della Stazione Centrale verrebbe sacrificato per il PM consentendone l’utilizzo ottimale e l’implementazione delle linee passanti.
  9. I capitali risparmiati potrebbero essere utilizzati per completare la Fermata SFM Aeroporto sulle 2 linee, per il suo collegamento con il Terminal, per le risorse mancanti per le ultime fermate SFM di Bologna, e per sotterrare la Bologna-Budrio a doppio binario, e non a binario unico come previsto, evitando una strozzatura in una linea cruciale. Il resto andrebbe riservato all’implementazione del SFM.
  10.  È quindi necessario un percorso trasparente di confronto tra dati, con il  coinvolgimento di soggetti terzi e credibili.

Paolo Serra  – Fioretta Gualdi

Condividi:

LETTERA AL SINDACO 1 agosto 2011 (102 cittadini)

COMITATO per la COMPATIBILITÀ AEROPORTO-CITTÀ

 

Signor Sindaco di Bologna,

l’aeroporto G. Marconi è una delle porte di Bologna da e verso il mondo. Nel 2010 ha superato i 5,5 milioni di passeggeri e 64.000 movimenti di aeromobili commerciali (175 al giorno di media). L’aeroporto è una delle ricchezze della città e, come tale, va salvaguardato, ma si trova a circa 3,5 km in linea d’aria da Piazza Maggiore ed ha una sola pista orientata da nord-ovest a sud-est che punta verso zone densamente urbanizzate di Bologna (Pescarola-Bertalia, Beverara-Marco Polo, Barbieri-Arcoveggio le più immediate), zone dove vivono oltre 40.000 cittadini e dove esistono anche molte scuole e strutture sanitarie. Per questo costituisce anche un grave problema ambientale. Per ragioni tecniche finora insuperate la pista possiede un sistema di volo strumentale (ILS) solo verso il Bargellino, per ciò quasi tutti gli atterraggi avvengono da nord-ovest il ché ostacola i decolli costringendone la maggior parte verso la città malgrado un Notam ministeriale dal 1998 li abbia formalmente inibiti. Negli anni ’90, pur con la metà dei voli attuali, il rumore rilevato dalla centralina di Pescarola (l’unica allora esistente) registrava medie settimanali attorno ai 68 decibel. Fatto che fece sollevare i cittadini, disturbati da fragore e  vibrazioni, e preoccupati per la salute e per il rischio di incidenti ed inquinamento atmosferico. Fu costituito, così, un combattivo Comitato per la Compatibilità Aeroporto Città. Alcune misure prese in seguito alle proteste, fra le quali nuove procedure di decollo, l’allungamento della pista e, soprattutto, l’eliminazione dai cieli europei degli aerei più rumorosi (i famigerati cap. 2 Icao) hanno consentito un periodo di sostanziale miglioramento, tant’è vero che fino al 2009 ci si stabilizzò attorno a 60 decibel. Nell’estate del 2010, però, le nostre orecchie ed il nostro sistema nervoso hanno percepito una svolta negativa, regolarmente segnalata dalla centralina che è schizzata attorno ai 63 decibel (ogni 3 decibel si registra il raddoppio del rumore percepito), dati confermati nella primavera del 2011. Oggi sulle nostre teste non passano meno di 70 aerei al giorno, con concentrazioni anche di parecchi passaggi in pochi minuti nelle ore di punta che impediscono normali attività come la conversazione o l’ascolto radiotelevisivo e telefonico, oltre ad impedire qualsiasi forma di riposo dalle 6 di mattina alle 11 di sera (ed a volte anche durante la notte). In giugno la centralina è stata stabilmente attorno ai 65 decibel, tetto massimo previsto dalla legge per una settimana ogni quadrimestre. La Sab ha presentato nel giugno scorso un nuovo Master Plan che prevede il raddoppio dei passeggeri ed un aumento dei movimenti di oltre il 50%. Non riusciamo a comprendere come tutto ciò possa essere ipotizzato. Al contrario occorre agire immediatamente per ricondurre la nostra esistenza ad un minimo di vivibilità. All’uopo durante un’affollata assemblea autoconvocata tenuta il 26 luglio 2011 abbiamo concordato su alcune proposte che le presentiamo:

  • Creazione di fasce orarie  durante le quali sia impedito il decollo verso la città se non per ragioni atmosferiche (dalle 14 alle 16 e dalle 19 alle 08)
  • Suddivisione degli aeromobili cap. 3 Icao in due sottofasce e proibizione di qualsiasi decollo verso Bologna della fascia più rumorosa (tipo MD80, Airbus300, etc) o di quelli che risentono della lunghezza della pista (Boeing747 etc)
  • Manovra tariffaria che incentivi i decolli da pista 30 nei confronti di quelli da pista 12
  • Sanzioni pecuniarie per piloti e vettori che non rispettano le procedure antirumore
  • Riposizionamento centralina Arcoveggio, sospesa dal 2008 e posizionamento di una nuova al Quartiere San Donato (fra via del Lavoro e via della Repubblica)

E’ appena il caso di dire che qualsiasi richiesta di aumento dell’attività del Marconi debba essere corredata di uno studio sull’effetto ambientale sui Quartieri Navile e San Donato effettuato da un Ente terzo come fu fatto negli anni 90 (Battelle e Bechtel) per il Master Plan precedente.

 

Un gruppo di cittadini di Pescarola, Bertalia, Noce, Beverara, Marco Polo, Barbieri, Arcoveggio etc…

 

Paolo Serra via Bertalia 11  –  mad9921@iperbole.bologna.it

 

abovolenta@libero.it gf.giannetto@virgilio.it sarispari@yahoo.com
adler.bolelli@gmail.com gianni_cuzzani@libero.it savino.cicoria@fastwebnet.it
alfredacaf@gmail.com gilberto.monti@alice.it sillgio@hotmail.it
amchiriaco@gmail.com giuliano.bugani@fastwebnet.it silvanademaria@alice.it
andrea.folli@alice.it giuseppebonazzi@iperbole.bologna.it silversere85@gmail.com
annamariamandelli@tiscali.it glivo41@alice.it solelunayoga@yahoo.it
balem@libero.it ilrestodeldodino1@gmail.com stefano.baccolini@libero.it
bea2473@libero.it imalaguti@tin.it stefano@gmail.com
bob58@libero.it info@basmati.it tinto2002@libero.it
bobora_86@hotmail.it infohs@hs-srl.com yukaa@ngi.it
brunag23@libero.it ivanobertolini@fastwebnet.it 3384819665
carla.stefanini@fastwebnet.it lallafour@tin.it 3342532626
carla.stefano@alice.it lenzi_ale@yahoo.it 3388918182
carpesci@alice.it leonedibello@gmail.com 3357691382
cinzio@interfree.it lia.albertini@libero.it 3392788169
claudio.melchiorri@alice.it lillitug@yahoo.it 3470626283
comitato.noce@libero.it lodato.f@virgilio.it 3474520579
corrado.scarnato@ausl.bologna.it loredana.manni@tiscali.it 3288255491
d.baldazzi@alice.it loris.lipparini@libero.it 3391737514
d.regazzi@alice.it luca.costa7@studio.unibo.it 3407086126
dantemonari@hotmail.com luca75chiapparini@yahoo.it 3397854013
davide.zandona@liberatelearagoste.it luciaresca@gmail.com 3388918182
delia.martelli@alice.it Marinella.Farina@comune.bologna.it 3470301901
distefano.rossana@fastwebnet.it massimiliano.zulli@libero.it 3381525125
em.rossi@libero.it mattioli.gian@libero.it 3386421327
enrico.morganti@fastwebnet.it maurognudi@alice.it 3405907750
ettore.baldanzi@yahoo.it michelaantonia@yahoo.com 3283923798
f.saiano@rfi.it monicadalessandro@hotmail.com 3331274132
falketto16@tin.it navile@fastwebnet.it 3203136591
fio47@libero.it p.fallacara@gmail.com 0516344817
fiorindo.gaspari@unibo.it pasantacroce@teletu.it 0516350612
francesco@francescobeduzzi.it proietto.ferdinando@libero.it 0516341471
g.leonelli@ausl.bologna.it Roberta.Martiriggiano@comune.bologna.it
g.luana@libero.it robertorodolfocami@gmail.com
g.piazzi@it.vuitton.com rossella.brighetti@gruppogde.it

 

 

 

Condividi:

PROBLEMATICHE RELATIVE AL PEOPLE MOVER E POSSIBILE ALTERNATIVA appello di 101 ambientalisti, economisti, e politici bolognesi 27 luglio 2011

Percorsi interni dal capolinea del People Mover e la nuova aerostazione

Masterplan Aeroporto fase II e III jpg
Masterplan Aeroporto fase II e III jpg

Dalla Stazione SFM Aeroporto alla nuova Aerostazione

Entro metà settembre il Comune di Bologna dovrà rispondere alla Società Marconi Express (ME) in merito al progetto esecutivo del People Mover Stazione Centrale-Aeroporto: approvare o chiedere modifiche o ripensarci (si è ancora in tempo).

Il progetto è l’oggetto di un appalto è da 102 milioni di €: 27 stanziati dalla Regione, 3 da SAB (Soc. Areop. Bologna), per i 72 restanti il Comune ha bandito una gara in “projet financing”: il Comune “non mette un soldo di tasca propria” e affida la costruzione e gestione dell’impianto, per 35 anni, a una società, che recupera le spese di costruzione con l’incasso dei biglietti.

L’appalto è stato vinto dal Consorzio Cooperative Costruzioni (Ccc), che dopo la gara ha formato la Società Marconi Express (ME): è una Spa partecipata al 75% dal Ccc e al 25% da ATC (azienda pubblica di trasporti al 59,65% del Comune di Bologna e al 37,15% della Provincia).

I patti prevedono che entro il 2020 Atc rilevi il 100% di ME, accollandosi tutti i rischi e i debiti con le banche. Il Ccc uscirà e Atc (essendo di Comune e Provincia) diventerà concessionario unico di sé stesso (in projet financing!)

Se si farà la fusione Fer-Atc, il rischio si trasferirà in parte anche su Fer (al 90% della Regione, e che gestisce alcune linee SFM) e quindi su tutto il trasporto pubblico.(Fer è Ferrovie Emilia-Romagna)

Su questa operazione la sezione locale della Corte dei Conti e la Procura della Repubblica, hanno aperto una indagine.

Noi riteniamo che ATC debba uscire dall’associazione di impresa.

Vi è infatti il rischio di carichi finanziari insopportabili su bilanci economici già ridotti al minimo. Tanto più che il projet financing era stato presentato come decisivo per realizzare l’opera “senza alcun impegno sui bilanci pubblici”.

Il Comune può cambiare questa decisione senza penali perché la presenza di ATC non era prevista nel bando del people mover.

Quanto al Ccc è libero di associarsi con altre imprese private. Se poi nessun privato si assocerà al Ccc, questo dovrà decidere se andare avanti da solo, o rinunciare all’opera.

 

Sottolinenado la centralità di questo problema si vuole ancora una volta ricordare l’alternativa possibile al People Mover per il collegamento con l’aeroporto attraverso il SFM, apportando alcuni ulteriori chiarimenti.

Esiste una fermata ferroviaria SFM ad 1 Km circa, in linea d’aria, dall’attuale terminal aeroporto (1,2 Km se si esclude il passaggio attraverso un’area militare attigua all’aeroporto).

È la Fermata SFM Aeroporto ed è servita da due linee ferroviarie collegate (in 6’) con la Stazione Centrale: la Bologna-Milano e la Bologna-Verona.

Sulla prima (Bo-Mi) passa attualmente 1 treno all’ora ed è previsto un treno R (regionale) ogni 30’ più un treno RV (regionale veloce) ogni 30’ da Pc,Pr,Re, Mo, diretto alternativamente a Rimini o Ravenna. Sulla seconda (Bo-Vr) passa, già oggi, un treno ogni 30’ per direzione. Complessivamente transiteranno dalla Fermata SFM Aeroporto 6 treni all’ora, uno ogni 10’. Quindi, sfalsando gli orari tra le due linee, si avrebbe un collegamento con la Stazione Centrale in 6’, con una frequenza di un treno ogni 10’ tutto il giorno (senza escludere la possibilità di fermata anche per gli altri tipi di treni – es. IC – che percorrono le due linee).

(Oltre a questa stazione, sulla linea Bologna Verona, esiste una seconda stazione SFM denominata Bargellino, attualmente in esercizio con un treno ogni 30’, che però non prendiamo in considerazione come alternativa perché dista dal terminal aeroportuale 2,4 Km.)

Nel giugno 1999 era stato firmato un Protocollo d’Intesa  tra la SAB e il Comune di Bologna, per collegare la fermata SFM Aeroporto e il terminal dell’aeroporto con un breve People Mover, prevedendo che i 6 treni all’ora transitanti vi avrebbero effettuato la fermata.

La progettazione del collegamento (People Mover breve) tra la fermata SFM e l’aeroporto (effettuata da Tecnicoop) fu interrotta nel 2002 dalla Giunta Guazzaloca in seguito alla decisione di realizzare la linea 2 del metrò Stazione Centrale–Aeroporto (era considerato in concorrenza con il metrò, sottraendogli utenza).

La fermata SFM Aeroporto, su via Bencivenni, a cavallo delle 2 linee, è stata tutta costruita al grezzo (compresi banchine, vani ascensori, scale e sottopassi, parte delle strade e spostamento di una parte dei binari). Poi, nel 2007, in seguito alla decisione della Giunta Cofferati di realizzare il People Mover aeroporto-Stazione Centrale, la costruzione sulla  linea per Verona fu sospesa, e solo quella sulla Milano confermata e ribattezzata “Borgo Panigale Scala”. La valenza non doveva più essere quella di collegamento con l’aeroporto, ma solo quella di servizio per il quartiere.

Gli ultimi progetti di espansione dell’aeroporto, secondo il Piano Industriale e il Masterplan, modificano la situazione delle distanze. Prevedono l’espansione verso ovest del terminal (fase II, 2014-2018) e la costruzione del nuovo terminal (fase III, 2019-2023), baricentrico all’aeroporto, distante circa 600 m. dall’attuale terminal e circa 800 m. di percorso dal capolinea del previsto People-Mover dalla Stazione Centrale.

Quando queste previsioni si attueranno, dalla fermata SFM Aeroporto si potrà arrivare, lungo l’attuale via Bencivenni, direttamente al nuovo terminal, da cui partiranno la maggior parte degli aerei, con un percorso di circa 800 mt, da coprire con qualunque mezzo (da un people-mover di tipo a fune, che va avanti e indietro in 1’ ogni 3’, a un tapis-roulant, a un bus-navetta elettrico, ecc.).

Mentre, per il collegamento al nuovo terminal dall’arrivo del People-Mover attualmente previsto, dovranno essere realizzati, all’interno dell’aerostazione, dei tapis-roulant e delle scale mobili per una lunghezza complessiva di circa 800 mt, con un tempo di percorrenza aggiuntivo di almeno 7’.

Il collegamento con l’areoporto attraverso l’SFM era stato previsto non solo perché, da indagini effettuate dalla SAB, risultava che la maggior parte dell’utenza proveniva dall’ambito regionale e provinciale, e collegarsi direttamente al SFM e al SFR si riteneva la cosa più funzionale e appetibile, ma anche per rafforzare l’SFM, convogliando l’utenza e le risorse disponibili su questo sistema, che era già stato deciso e finanziato quasi completamente e prevedendo una spesa aggiuntiva limitata per il collegamento.

Per chi viene, ad esempio, da una città lungo la via Emilia (es: Parma, Reggio Emilia, Modena) o da Verona, Poggio Rusco, S.G. in Persiceto, Crevalcore, è certamente più semplice e veloce scendere alla fermata Aeroporto e prendere il mezzo predisposto per giungere al terminal, che arrivare in Stazione Centrale, (all’interno della quale i collegamenti sono complessi) scendere, fare scale e percorsi, pagare altri 7 €, risalire fino al PM, per poi tornare indietro fino all’Aeroporto.

Ma anche provenendo da altre fermate del SFM (S. Ruffillo, Mazzini, S.Vitale, P.di Caprara, o da Imola, Forlì, Cesena, Ravenna, ecc..) è certamente più semplice scendere alla fermata Aeroporto. Senza escludere comunque l’accesso o l’interscambio in Stazione Centrale, con un treno ogni 10 minuti.

A suo tempo (nel 1999) era stato verificato anche il collegamento diretto, con People Mover, tra l’Aeroporto e la Stazione Centrale, con fermata al Lazzaretto (sede dell’università), ma era stato escluso anche perché la presenza degli studenti nell’ora di punta del mattino risultava di tale entità che non avrebbe lasciato spazio per chi voleva andare in Aeroporto, in orario di forte domanda, tenendo conto di zaini e valige.

Comunque la valutazione per la migliore soluzione del collegamento città e Stazione Centrale aeroporto deve essere fatta con l’ottica dei lavori della Stazione Centrale completati, della stazione AV, con i suoi 4 nuovi binari sotterranei, realizzata e di tutti i 16 binari di superficie ripristinati (con i marciapiedi tutti alti), i treni nuovi con ingresso a raso. Tutto ciò consentirà certamente un miglioramento generale dell’accessibilità e una maggiore regolarità e affidabilità degli orari.

 

Calcolo dei tempi di percorrenza:

STAZIONE CENTRALE- AEROPORTO CON PEOPLE MOVER:

frequenza 8 minuti (tempo medio di attesa 4 minuti)

tempo di percorrenza 7,5 minuti

totale tempo medio di percorrenza fino al terminal attuale: 11,5 minuti

collegamento con il nuovo terminal: 7 minuti

tempo medio complessivo dalla Staz. Centrale al nuovo terminal: 18,5 minuti

 

STAZIONE CENTRALE- AEROPORTO CON SFM FERMATA AEROPORTO

frequenza 10 minuti (tempo medio di attesa 5 minuti)

tempo di percorrenza 6 minuti

totale tempo medio di percorrenza: 11 minuti fino alla fermata SFM Aeroporto

frequenza collegamento dalla fermata SFM con il terminal attuale: 4 minuti (tempo medio di attesa 2 minuti)

collegamento dalla fermata SFM con il terminal attuale: 1,5 minuti

tempo medio complessivo dalla Staz. Centrale al terminal attuale: 14,5 minuti

frequenza collegamento con il nuovo terminal: 3 minuti (tempo medio di attesa 1,5 minuti)

collegamento con il nuovo terminal: 1 minuto

tempo medio complessivo dalla Staz. Centrale al nuovo terminal: 13,5 minuti

In conclusione, il tempo medio per raggiungere i terminal attuale è di 11,5 minuti nel caso che si utilizzi il people mover, e di 14,5 minuti utilizzando la fermata SFM Aeroporto.

Mentre, quando sarà costruito il nuovo terminal (fase III, 2019-2023), saranno necessari 18,5 minuti con il people mover e 13,5 minuti con l’SFM.

Nella fase intermedia (fase II, 2014-2018), i tempi si equivarranno.

 

Riteniamo quindi necessario un percorso trasparente di confronto tra dati, con il  coinvolgimento di soggetti terzi e credibili.

PIETRO MARIA ALEMAGNA – ANDREA DE PASQUALE – FIORETTA GUALDI –

UGO MAZZA – GIANCARLO MATTIOLI – PAOLO SERRA – ALBERTO CROCE –

GABRIELE BOLLINI – SERGIO CASERTA – SERGIO SALSEDO – PAOLA BONORA –

RODOLFO LEWANSKI – ANNA ALBERIGO – PIERGIORGIO ROCCHI –

FLAVIO FUSI PECCI – CLAUDIO GANDOLFI – ELISABETTA LUCIANI –

CLAUDIO DELLUCA (Legambiente Bologna) – MAURIZIO VICINELLI (Italia Nostra Bologna) – MAURO DALLA ( Spi Savena) – GIULIANO SATANASSI (Comitato ViviilFossolo)

ed inoltre:

LUCIANO FORLANI (Unibo) – GIANCARLA CODRIGNANI – ALBERTO SANTEL – MARIO PICCININI (INU Emilia-Romagna) – IVAN CICCONI – KATIA ZANOTTI –  SERGIO BRASINI (Unibo) – VITTORIO MARLETTO (Verdi Bologna) – MATTEO BADIALI (Pres. Fed. Verdi prov. Bo) – SAVERIO BUI (Comm. Ambiente Borgo Panigale) – CLAUDIO PO’ – VANNI PANCALDI (Ass. BolognAttiva) – MARIANGELA GALLINGANI – PIERLUIGI BALLARDINI – OTELLO CIAVATTI (Com. Piazza Verdi) – PAOLO GALLETTI (Associazione Eco) – CORRADO CREPUSCOLI – LEGAMBIENTE MEDICINA – CARLO GALLI (Com. Viviifossolo) – IVANO BERTOLINI (C. S. Casa Gialla) – VITTORIO TEMPELLINI (Com. Resid. Fossolo) – MASSIMILIANO TOSATO – MONIA NEGUSINI (Cnr) – NADIA BARBIERI – GIORGIO QUARANTOTTO – ANTONIO BONOMI (Calderara) – ANGELA JACOPETTA (Comm. Ambiente Navile) – ORIANNA MEZZETTI – SILVIA CUTTIN – FRANCESCO DELLI SANTI – PAOLO ORIOLI – GABRIELLA CAPPELLETTI – ALBERTO QUARANTOTTO – CALISTO VALMORI (Ass. Musa)  – ANNAMARIA BONFIGLIOLI – FILIPPO BORTOLINI (Verdi Bologna) – MONICA BARTOLINI – SILVIA LOLLI – ROBERTO BUONAMICI (Enea) – ROBERTO GRILLINI – ENRICO NANNETTI (Ass. Via Emilia a Colori) – RENZO CRAIGHERO (Com. Energia e Democrazia) – CARLO LESI – ARIANA VACCHETTI (C.di Q. San Vitale – nuove energie ed educazione ambientale)  – DANTE MONARI – CINZIA CINI – LORIS MARCHESINI (Anzola) – MARIA QUERZE’- MARIA CHIARA LUCIANI – MARIO MARTELLI – DANIELA VALDISERRA – MAURIZIO PIANI – ADRIANA L’ALTRELLI (BolognAttiva) – LORENZO LIPPARINI  (Circ. La Fattoria) – MAURIZIO MAZZETTI – LUCA MELEGA (San Lazzaro) – GABRIELLA POGGI (Unibo) – PAOLO VEGETTI – BRINI LAURA –  SCHEDA GIORGIO  – ORIANA MAZZALI – ERCOLE POLI – GIANNI GARUTI – LENA GIUSTI – LUCIANO TARTARINI (Anpi Bentivoglio) – FRANCO TRENTINI – CORRADO SCARNATO (Prc Navile) – IRENE MONTANARI– ILARIA FRANCICA – SANDRA SCHIASSI (Ass. Armonie) – CLAUDIO CORTICELLI (Legambiente Setta-Samoggia-Reno) – MIRELLA GIORDANI – NUNZIA FINA  – STEFANO OSTI (Sasso Marconi) – SANDRO NANNI (Arpa) – FEDERICO GRAZZINI (Arpa) – ANDREA SPISNI – MARCO  MARTELLO – SANDRA ZERBINI (Arpa) – STEFANO MOLNAR – TIZIANA GENTILI – SANDRO FRABETTI – PAOLO ANTOLINI (Baricella)  – ALFONSO PRINCIPE – GRAZIELLA FORNASARI – CARLO RANOCCHIA (Castel Maggiore) – MARINA MARINI (Unibo) – LORENZO ALBERGHINI (Ass. Primavera Urbana) – MAURIZIO MARTELLI  – EUGENIO BONI – SILVIA MASOTTI – MARCO DORE –RAFFAELLA BALDELLI (Unibo) – MANUELE RAGAZZONI (Calderara) – ROBERTO PIERPAOLI _

Condividi:

Ricostruiamo il COMITATO per la COMPATIBILITÀ AEROPORTO-CITTÀ 26 luglio 2011

ISTITUTO BATTELLE studio 1998 PROIEZIONE AL 2006-10

L’aeroporto G. Marconi è una delle porte di Bologna da e verso il mondo. Nel 2010 ha superato i 5,5 milioni di passeggeri e 64.000 movimenti di aeromobili commerciali (175 al giorno di media). L’aeroporto G. Marconi è una delle ricchezze della città e, come tale, va salvaguardato, ma si trova a circa 3,5 km in linea d’aria da Piazza Maggiore ed ha una sola pista orientata da nord-ovest a sud-est che punta verso zone densamente urbanizzate delle aree a nord di Bologna (Pescarola-Bertalia, Beverara-Marco Polo, Barbieri-Arcoveggio le più immediate), zone dove esistono anche molte scuole e strutture sanitarie. Per questo costituisce anche un grave problema ambientale. Per ragioni tecniche che paiono insuperabili la pista possiede un sistema di volo strumentale (ILS) solo verso il Bargellino, per questo quasi tutti gli atterraggi avvengono da nord-ovest il ché ostacola i decolli costringendone la maggior parte verso la città malgrado un Notam ministeriale dal 1998 li abbia formalmente inibiti. Negli anni ’90, pur con attività molto inferiori all’attuale (mediamente la metà dei voli), il rumore rilevato dalla centralina di Pescarola (l’unica allora esistente) registrava medie settimanali attorno ai 68 decibel. fatto che fece sollevare i cittadini e costituire un Comitato per la Compatibilità Aeroporto Città. Alcune misure prese in seguito alle proteste, fra le quali nuove procedure di decollo, l’allungamento della pista e, soprattutto, l’eliminazione dai cieli europei degli aerei più rumorosi (i famigerati cap. 2 Icao) hanno consentito un periodo di sostanziale miglioramento, tant’è vero che fino al 2009 difficilmente si sono raggiunti i 60 decibel. Nell’estate del 2010, però, le nostre orecchie ed il nostro sistema nervoso hanno percepito una svolta negativa, regolarmente segnalata dalla centralina che è schizzata attorno ai 63 decibel (ogni 3 decibel si registra il raddoppio del rumore percepito), dati confermati nella primavera del 2011. Oggi sulle nostre teste non passano meno di 70 aerei al giorno, con concentrazioni anche di parecchi passaggi in pochi minuti nelle ore di punta che impediscono normali attività come la conversazione o l’ascolto radiotelevisivo e telefonico, oltre ad impedire qualsiasi forma di riposo dalle 6 di mattina alle 11 di sera (ed a volte anche durante la notte).

 

Per questo riteniamo utile convocare una assemblea alla Piazza Centrale del Parco della Casa Gialla (accessi da via Marco Polo, Piazza da Verazzano e via Vasco de Gama, martedì 26 luglio 2011 alle ore 20,30.

Al fine di individuare nuove strade da percorrere che consentano di coniugare sviluppo e qualità di vita, occorre che vi sia un’ampia partecipazione.                                           Facciamo sentire la nostra voce!

  • Ti sembra che il rumore dagli aerei sulla tua testa stia diventando eccessivo?
  • Ti capita di non riuscire a seguire un programma per TV o alla radio o di sospendere un dialogo al telefono o a voce?
  • Ti capita di essere svegliato da uno o più aerei mentre ti riposi la mattina presto o nelle prime ore pomeridiane?
  • Hai dei disturbi nella tua attività lavorativa?
  • Hai notato se i tuoi bambini siano disturbati dai passaggi a bassa quota a casa o a scuola?
  • Hai notato passaggi consecutivi di molti aerei in pochi minuti o passaggi notturni?
  • Vicino a casa tua a volte partono gli allarmi nelle case e sulle auto al passaggio di particolari aerei?
  • Sai che il rumore eccessivo e continuo può causare danni all’apparato cardiocircolatorio ed aumenti dei valori medi pressori?

Manda subito una email a:

URPNavile@comune.bologna.it

e per conoscenza al nostro comitato:

rumoreaerei@gmail.com


 

Condividi: